Piazza Carlo di Borbone, già piazza Municipio |
There are no translations available. di Eugenio Donadoni
A breve anche altri Comuni del Vesuviano ed un Comune della Basilicata ne seguiranno l’esempio. Sarebbe auspicabile che anche a Napoli, capitale del Regno, si ritornasse all’utilizzo dei vecchi nomi attribuiti ad alcune strade prima dell’Unità: ad esempio, l’attuale Corso Vittorio Emanuele, prima tangenziale d’Europa, era in precedenza denominato “Corso Maria Teresa”, in onore di Maria Teresa d’Austria, moglie di Ferdinando II, che volle, e realizzò, questa strada all’epoca innovativa. Sabato 13 aprile è stato collocato nel cortile del palazzo comunale un busto di Carlo di Borbone, realizzato dall’artista Guglielmo Muoio e donato dall’Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie, cui è seguita la cerimonia di scopertura delle targhe ad opera degli alunni delle scuole, dopo gli interventi del Sindaco Giorgio Zinno, della Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, sorella di Carlo, Duca di Castro, ospite d’onore, e dell’Assessore alla Cultura Pietro di Martino. Oltre alle scolaresche e ai docenti della cittadina, all’evento hanno presenziato Autorità civili e militari, il Delegato per Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Federica de Gregorio Cattaneo di Sant’Elia con una rappresentanza di Cavalieri, la Guardia d’Onore dello stesso Ordine, guidata dal dott. Luigi Andreozzi, il Presidente dell’A.N.C.C.I. Giuliano Buccino Grimaldi, il Presidente dei Neoborbonici Gennaro De Crescenzo, molti Sindaci dei Comuni Vesuviani, nonché l’avv. Diomede Gersone con i suoi collaboratori, e Alessandro Caramiello, che hanno validamente contribuito alla realizzazione della manifestazione. La mattinata si è conclusa con una visita all’ex Fagianeria Reale a Portici, attuale Villa San Gennariello, decisamente molto ben tenuta dagli attuali proprietari e da loro gestita come Bed & Breakfast. Eugenio Donadoni |