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di Nicola Montanile Bazar nostrano Anche i fidanzamenti ed i susseguenti matrimoni sottostanno alla regola dei vizi nostrani. La scelta della "metà”, nella maggior parte dei casi, sia per gli uomini che per le donne, non avviene mai con una precisa convinzione. Anzi, paradossalmente, due persone fidanzate arrivano a tirar avanti solo e quasi per abitudine. Si verifica, poichè tutto è condizionato dall'ambiente, dal mammismo e dalla disoccupazione, che non ti permettono una scelta oculata, basata sull'aver a disposizione più "materiale". Non si guadagna, non ci si può spostare dal proprio paese, se non a quello limitrofo, non si ha, quindi, la possibilità di vedere altri ambienti e ragazze. Allora si vede sempre la stessa, ci si fissa e, ciò che è peggio, si crede di essere innamorato. Questo è quando la fissazione, fortunatamente, è corrisposta e non sorgono problemi. Altrimenti sono dolori di pancia, poichè l'amore è come una giostra, in cui si verifica che Tizio corteggia Sempronio, questi, invece, vuole Caio e... così via. La ragazza, d'altronde, non respinge mai un corteggiatore indesiderato, poichè finirebbe per averne uno in meno, potrebbe servirgli come "lampazzo" per far avvicinare il desiderato e... in ultima ipotesi, quando il "brodo" si restringe, si può chiudere anche un occhio. Il maschio, sebbene abbia già vent'anni, tende sempre ad accostarsi verso le ragazzine, frequentanti le scuole medie o intorno a quell'età. Questo istinto “bambinesco” è dovuto alla poca spigliatezza nel parlare e nel dominare una coetanea, ed al mammismo risonante all'orecchio: "Trovati una buona ragazza, che non ha fatto l'amore con nessuno, di buona famiglia". Oppure il classico: "Criscitella". Le ragazzine, corteggiate, infatuate, accettano di fidanzarsi per avere "'o guaglione". Gli anni passano, si diventa ragazza, si matura e ancora più si aprono gli occhi. Si accorge che quel fidanzato non fa più per lei, ci si pente, si comincia a comprendere tante cose, si vorrebbe tornare indietro. Ma...Non ce la fa, non rischia, poichè vige il concetto maschilista meridionale che, una volta fidanzata, non troverà più "ciorta" (sebbene si dica che la "ciorta" sia delle brutte e delle...), o che tutti quelli che dopo la corteggeranno, lo faranno per "sfotterla". Allora va all'altare, o meglio, "s'immola" e di poi, rassegnata, riversa l'amore solo sui figli. Almeno... si spera. Altrimenti... olè. L'immolazione avviene anche accettando di sposare il primo venuto, soltanto perchè si sono avute diverse relazioni sentimentali, per sfortuna, andate male. E quelle stupide che non sanno dire di no ad una dichiarazione, solo perchè il ragazzo le ha aiutate? Comunque, ad incutere timore alle ragazze, sono anche gli uomini con la loro poca emancipazione, con la loro "vavusaggine" (bambino-buffone) col sentir dire da loro: "Mi sposo piuttosto una forestiera che una paesana, almeno non so nulla di lei". Insomma, ci si accontenta di essere felici e cornuti. Anche il ragazzo, se si rende conto che la fidanzata non fa più per lui, non riesce a staccarsene, ma più per un fattore sessuale (assapora 'o doce) che affettivo. Molti, infatti, si sono fidanzati per sfottere, per perdere tempo, perchè i parenti dicono: "Io, all'età tua, avevo tante ragazze", molti raccontano le loro intimità con la loro ragazza, molti hanno detto: "Uno come me mica può sposare quella, è solo una campatella". La maggior parte di questi, oggi, è marito e moglie. Alcuni sono corteggiatori di ragazze, forse per allenarsi ed essere pronti con la moglie. Di poi un ragazzo può trovare difficoltà a lasciare una ragazza, poichè spesso, la sua stessa mamma lo rimprovera dicendo: "Se lo facessero a tua sorella?". Inoltre, due persone fidanzate, dalle nostre parti, per coronare bene il loro sogno d'amore, devono cercare di "far fidanzare" i rispettivi genitori e di poi "farli sposare", poichè entrambe le suocere ed i suoceri, quest'ultimi gelosissimi delle proprie figlie, sono convinti che dalle loro famiglie ci si porta via il miglior "pezzo". Se passeggiano per il paese, infatti, il fidanzato, la fidanzata e la mamma di quest'ultima, nel momento che una persona fa un complimento tradizionale e tipico: "Auguri, avete trovato un bello e bravo giovane", di riscontro, la suocera, indignata, risponde: "Perchè, che volete dire di mia figlia, è forse una mala ragazza?". Il discorso vale anche all'inverso e non si esaurisce qui... ma noi lo chiudiamo, per non essere crudi e noiosi. L'uomo, in questo campo, adocchia, ma la donna sceglie. La Voce della Bassa Irpinia e dell'Agro Nolano - Anno VII Numero 15, 16-30 settembre
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