10/4/2011 - NEL NOME DI IPAZIA: oltre la festa della donna
There are no translations available.

Ipazia: vita e sogni di una scienziata del IV secoloCari Amici,

l'8 marzo ci ha dato lo spunto per riflettere assieme sul tema della donna e approfondire la collaborazione all'interno dell'associazione.

Vorremo proporvi di inviarci un breve scritto relativo a una donna per voi significativa sotto qualunque riguardo e in qualsiasi campo: sociale, dell'arte, della scienza, della spiritualità, dell'etica
Potrebbe trattarsi di una figura famosa oppure di un personaggio cancellato dalla storia o addirittura, semplicemente, di una donna che nella vostra vita ha determinato quella "svolta" che vi ha consentito di abbracciare la vita e vedere il mondo con occhi nuovi. Potrebbe trattarsi di una donna incisiva per la storia di Napoli, ma anche che con Napoli ha avuto poco o niente a che fare: poco importa, ciò che conta è che siano DONNE che vi stanno a cuore!

Inviateci il vostro contributo a This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it  ENTRO IL 5 APRILE 2011 e... stupiteci!

DOMENICA 10 APRILE ci incontreremo per condividere gli interventi e premiare i migliori contributi.

PROGRAMMA del 10/4/2011
∞ Incontro a p.zza Medaglie d'Oro ore 9:15. Partenza in bus turistico per via Toledo.
∞ Visita di
 palazzo Zevallos, con il "Martirio di Sant'Orsola" di Caravaggio e l'esposizione "Le ore della donna".
∞ Partenza in bus per Quarto. Pranzo c/o il ristorante SUD* della giovane e talentuosa chef Marianna Vitale e Pino Esposito, suo marito.
∞ Condivisione degli scritti sulle figure femminili e premiazione.
∞ Rientro a Napoli ore 17:00 ca.

* Per saperne di più su SUD - segnalato dalle migliori guide turistiche e di enogastronomia, ad esempio il Touring Club, il Gambero rosso, il Gastronauta, nonché dal Critico maccheronico Antonio Fiore con 4 "fiori" - e sulla chef Marianna Vitale - premiata come Migliore chef emergente nella Guida ai Ristoranti del Sole 24 Ore 2011 - fai clic qui.

Contributo soci Napolinternos e Maccheronia 55 euro - Soci enti convenzionati (ENDAS, UPBN, CRAL Equitalia Polis, Il Meglio di Te ONLUS) 60 euro - Contributo esterni 65 euro.

Ringraziamo sentitamente Evaluna, la libreria delle donne sita in piazza Bellini n° 72 (Napoli), per la graditissima collaborazione (www.evaluna.it).

        Il menù di SUD per NAPOLINTERNOS

Entrèe di benvenuto
Tartare di manzo e baccalà su zuppetta di finocchi, zucchini e anice stellato
Polpo fritto con scarola, mozzarella e arance
*****
Risotto con quadro di bufala, aneto e cipolla arrostita profumata al lemongrass
*****
Calamaro ripieno di patate, provola affumicata e sopressata su crema di patata viola e rapa rossa
*****
Predessert
Dessert
*****
Vino bianco o rosso campano, acqua
Amaro, caffè o grappa 


Chi fu Ipazia?

Ipazia d'Alessandria è vissuta tra il IV e il V secolo d. C. Scienziata e filosofa, sconvolse il mondo maschile per la sua cultura e la sua libertà di pensiero, al punto da essere lapidata per ordine del vescovo Cirillo (sì, proprio S. Cirillo d'Alessandria!). È stata definita la prima scienziata vittima del fondamentalismo religioso. A lei è ispirato il film "Agora" di Alejandro Amenábar.
Interessanti le riflessioni di Margherita Hack, che fanno da prefazione al libro "IPAZIA. Vita e sogni di una scienziata del IV secolo d.C." di Antonio Colavito e Adriano Petta:

In questo romanzo storico si ricostruisce l’ambiente e l’epoca in cui ha vissuto la prima donna scienziata la cui vita ed opere ci sono state tramandate da numerose testimonianze. Gli autori hanno fatto ricorso a una ricchissima bibliografia, che permette di far emergere dalla lontananza di 16 secoli questa figura di giovane donna in tutti i suoi aspetti umani, privati e pubblici, la sua vita quotidiana, i suoi dialoghi con la gente comune, con i suoi allievi, con gli scienziati.
Ipazia era nata ad Alessandria d’Egitto intorno al 370 d.C., figlia del matematico Teone. Fu barbaramente assassinata nel marzo del 415, vittima del fondamentalismo religioso che vedeva in lei una nemica del cristianesimo, forse per la sua amicizia con il prefetto romano Oreste che era nemico politico di Cirillo, vescovo di Alessandria. Malgrado l’amicizia con Sinesio, vescovo di Tolemaide, che seguiva le sue lezioni, i fondamentalisti temevano che la sua filosofia neoplatonica e la sua libertà di pensiero avessero un’influenza pagana sulla comunità cristiana di Alessandria.
L’assassinio di Ipazia è stato un altro atroce episodio di quel ripudio della cultura e della scienza che aveva causato molto tempo prima della sua nascita, nel III secolo dopo Cristo, la distruzione della straordinaria biblioteca alessandrina, che si dice contenesse qualcosa come 500.000 volumi, bruciata dai soldati romani e poi, successivamente, il saccheggio della biblioteca di Serapide. Dei suoi scritti non è rimasto niente; invece sono rimaste le lettere di Sinesio che la consultava a proposito della costruzione di un astrolabio e un idroscopio. Dopo la sua morte molti dei suoi studenti lasciarono Alessandria e cominciò il declino di quella città divenuta un famoso centro della cultura antica, di cui era simbolo la grandiosa biblioteca. Il ritratto che ci è stato tramandato è di persona di rara modestia e bellezza, grande eloquenza, capo riconosciuto della scuola neoplatonica alessandrina.
Ipazia rappresenta il simbolo dell’amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatto grande la civiltà ellenica. Con il suo sacrificio comincia quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso tenta di soffocare la ragione.Tanti altri martiri sono stati orrendamente torturati e uccisi. [...]
Il fondamentalismo non è morto. Ancora oggi si uccide e ci si fa uccidere in nome della religione. Anche nei nostri civili e materialistici paesi industrializzati avvengono assurde manifestazioni di oscurantismo, come in alcuni stati della civilissima America in cui si proibisce di insegnare nelle scuole la teoria dell’evoluzione di Darwin e si impone l’insegnamento del creazionismo. Su questa strada di ritorno al Medioevo si è messa anche la nostra ministra dell’Istruzione (o dovremmo dire della distruzione?) tentando di cancellare la teoria darwiniana dalle scuole elementari e medie. Perché? Per ignoranza? Per accontentare una Chiesa cattolica che non mi sembra ingaggi più queste battaglie perse in partenza.
Questa storia romanzata ma vera di Ipazia ci insegna ancora oggi quale e quanto pervicace possa essere l’odio per la ragione, il disprezzo per la scienza. È una lezione da non dimenticare, è un libro che tutti dovrebbero leggere.
 

 

Per approfondire l'argomento, fai clic qui.

 
  • Napolinternos
  • Napolinternos
  • Napolinternos
  • Napolinternos