Prima tappa della serie di mostre dedicate al Barocco a Napoli: Capodimonte, Storie sacre e profane da Caravaggio a Francesco Solimena 1606 - 1747 domenica 14 febbraio - sabato 20 febbraio - domenica 14 marzo Appuntamento 14/2/2010 h. 9:30 al bar nel cortile interno della Reggia di Capodimonte (ingresso museo prenotato h. 10) Appuntamento 20/2/2010 h. 15:30 al bar nel cortile interno della Reggia di Capodimonte (ingresso museo prenotato h. 16) Appuntamento 14/3/2010 h. 16:00 al bar nel cortile interno della Reggia di Capodimonte (ingresso museo prenotato h. 16:30) L'INGRESSO È CONSENTITO A GRUPPI DI MAX 30 PERSONE. È INDISPENSABILE LA PRENOTAZIONE. Per informazioni e prenotazioni: tel. 337.945734 - 335.422109 Contributo soci Napolinternos ed enti convenzionati (Endas, UPBN, Il Meglio di Te Onlus, CRAL Equitalia, Amici del ReikiCoaching): €14 incluso biglietto d'ingresso e prenotazione gruppo obbligatoria (ultrasessantacinquenni*, minorenni, insegnanti*, giornalisti**, soci FNAC**, Feltrinelli** o Touring**: €12).
Contributo simpatizzanti: €17 incluso biglietto d'ingresso e prenotazione gruppo (ultrasessantacinquenni*, minorenni, insegnanti*, giornalisti**, soci FNAC**, Feltrinelli** o Touring**: €15). * È richiesta la presentazione di un documento in biglietteria. ** È richiesta la presentazione della relativa tessera in biglietteria. ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• ••• •••
"RITORNO AL BAROCCO è una rassegna che intende raccontare il barocco come passione per la vita, il barocco come passione per l´arte. É un evento che coinvolge Napoli e il territorio circostante attraverso un ricco programma di mostre presentate in sei musei cittadini e varie altre iniziative che includono arte e architettura, musica e teatro. Ma con ′ritorno al barocco′ si é non solo inteso evidenziare quanto in termini di nuove conoscenze e di nuovo collezionismo si é determinato in questi ultimi anni dopo quelle mostre, ma anche richiamare l’attenzione sulle inclinazioni, sui comportamenti e sugli aspetti piú radicati, molteplici e caratterizzanti della realtà napoletana in etá barocca, con conseguenze avvertibili successivamente e di recente. La cittá segnata fin dal primo Seicento da contraddizioni e contrasti continui, tra vizi e virtù, miseria e nobiltá, fasti e misfatti, fu da allora, infatti, sempre vissuta o percepita come vasto scenario della umana condizione, quasi un ″gran teatro del mondo″, caratterizzato da un inestricabile intreccio di ′natura e artificio′, di storia e mito, di realtá e fantasia, nel quale protagonisti e comparse si alternano e si confondono in occasioni e situazioni comuni o diverse, tra gioie e dolori, diffusa spensieratezza e profonda riflessione. Il barocco, quindi, come metafora o, meglio, come manifestazione concreta della condizione di Napoli e dei napoletani, percepita come un continuum esteso, interminabile e infinito di antico e nuovo, di passato e presente, di passioni e paure, di speranze e delusioni, cosí quale apparve ai tanti viaggiatori, italiani e stranieri, che la visitarono dal Sei al Settecento e ancora nel primo Ottocento. Un insieme straordinario, di chiese, palazzi e musei che, al di lá delle tante ombre e delle nuove ′miserie′ nelle quali Napoli sembrerebbe ripiombata in tempi recenti, resta ancora strumento eccezionale per restituirci fantasie ′barocche′, sogni colorati e forte volontà di ripresa." Nicola Spinosa [tratto dal sito ufficiale della rassegna RITORNO AL BAROCCO - DA CARAVAGGIO A VANVITELLI www.ritornoalbarocco.it]
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