There are no translations available.
Escursione in Bassa Irpinia: visita ad Avella, pranzo e tombola musicata a Mugnano del Cardinale
Appuntamento alle h. 9:00 alla fermata Metro collinare Colli Aminei - Linea 1 (incrocio via Cardarelli - via Pietravalle - viale Colli Aminei) per la partenza in bus turistico. Ditta bus: Castiello. Il rientro è previsto per le ore 18:30 circa. Ampio parcheggio sovrastante la stazione metro Colli Aminei.
Programma Mattina: partenza in bus turistico per Avella in Bassa Irpinia. Visita dell'Antiquarium, dei sepolcri romani, dell'anfiteatro e delle rovine del castello. Pranzo: presso il ristorante Dell'Ulivo di Mugnano del Cardinale, ricette a base di specialità irpine, prodotti locali di prima qualità accuratamente selezionati, con un occhio di riguardo verso la tradizione natalizia. Pomeriggio: intermezzo goloso con la fornace di castagne, noci e nocciole. Divertente tombolata natalizia recitata e musicata con premi a sorpresa! Contributo: €55,00 - per i bambini fino a 12 anni €35,00 Per i soci e gli aderenti agli enti convenzionati (Unione Pensionati Banco Napoli, ENDAS Campania, Amici di Merlino, Amici del Reikicoaching): €48 - per i bambini fino a 12 anni €30 Costo del parcheggio auto c/o fermata Metro Colli Aminei: €0,30 all'ora. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al numero 335.422109 o 337.945734 o all'indirizzo e-mail
This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it
L'Irpinia, terra di uomini forti, con la gloriosa storia della città di Avella, anticamente crocevia di civiltà e apprezzata per la qualità dei frutti, dalle mele alle nocciole, mantiene inalterate alcune caratteristiche, benché dai tempi dei Romani la sua gloria sia molto decaduta... Dalle rovine che tra i campi e le strade moderne ci riportano a un passato illustre, ai profumi delle piante selvatiche che insediano il castello da quando l'uomo non vi mise più piede, ai sapori genuini proposti dal ristoratore orgoglioso della sua terra, ecco una panoramica su una realtà vicina, eppure tanto diversa da quella della metropoli partenopea.
Il pranzo propone ricette della tradizione invernale/natalizia irpina realizzate con ingredienti locali, selezionati uno ad uno dallo sguardo (e dall'olfatto) attento di Antonio Romano, proprietario del ristorante Dell'Ulivo e dotato di una vera e propria passione per l'arte della ristorazione. Da non perdere il "caffè-cremino" di Agostino Romano, maestro dell'espresso e degustatore! La tombolata sarà animata da Gaetano Esposito e Lorenzo Pullo, due musicisti-attori napoletani impegnati nel portare avanti la tradizione campana. Il menu Antipasti Zuppa di fagioli, funghi porcini e castagne servita con focaccia rustica Affettati misti irpini con mozzarella di bufala d.o.p. e formaggi del mandamento ***** Primi piatti Spaghetti aglio, olio e noci (piatto natalizio tipico irpinio) Assaggio di tagliatelle con porcini e tartufo nero ***** Secondi piatti Degustazione di pietanze con prodotti irpini ***** Dessert Dolci natalizi, amaro e distillati, "caffè-cremino" Vino Aglianico Irpino i.g.t. Naif dell'azienda vinicola La Molara (AV) Per saperne di più... Il gigante Clanio tra storia e leggenda - favola di N. Montanile e C.Florio sul fiume di Avella (per leggere l'articolo fai clic qui)
Lettera del Presidente di Napolinternos
Abbiamo intrapreso con la prima tappa nei Campi Flegrei ("La terra del fuoco, delle acque e del mito", 25 ottobre 2009) un percorso alla scoperta (o alla ri-scoperta) della nostra terra: la Campania. La seconda tappa del nostro viaggio, programmata per sabato 12 dicembre 2009, ha come destinazione la bassa Irpinia. Titolo dell'evento, visto l'approssimarsi delle festività, sarà "ASPETTANDO NATALE... IN IRPINIA" e il tema, naturalmente, la storia, i colori, i sapori e gli odori dell'Irpinia. L'Irpinia, terra di gente "forte", si estende nella parte centro-orientale della Campania e prende il suo nome dalla presenza degli Irpini, una delle quattro tribù che costituivano il popolo dei Sanniti. La zona non presenta sbocchi sul mare, è prevalentemente montuosa (Cervialto m 1809; massiccio del Partenio/Montevergine, detto in antichità Monte di Virgilio, m 1480) ed è attraversata da alcuni fiumi, tra cui il Clanio, oggi povero di acque, ma ricco di storia e di leggende. La nostra escursione avrà per oggetto la zona archeologica di Avella, città antichissima, sorta sui resti di un insediamento preistorico. Il toponimo parrebbe derivare, secondo una delle tante interpretazioni, da "Aberula", che in lingua osca significava cinghiale. Abella, fondata dagli Opicii, è citata da Virgilio nel libro VII dell'Eneide (si tratta della città che si schierò dalla parte di Turno contro Enea), nonché da Silio Italico, Strabone, Macrobio e Tito Livio. Fu famosa per la fertilità dei campi e per le "nuces" (nocciuole), che da essa si dissero "avellane". Fu ricca e importante colonia romana, tanto da essere dotata di sei porte, un anfiteatro, un teatro, una piscina, un impianto termale, il pretorio, il ginnasio e addirittura un palazzo imperiale. Successivamente divenne mira dei Goti e venne saccheggiata da Alarico (410 d.C.) e da Genserico (455 d.C.). Cadde poi sotto il dominio dei Longobardi e secoli dopo fu saccheggiata dai Saraceni (884 d.C.) e pressoché rasa al suolo dagli Ungari nel X secolo, fino ad essere infeudata. Nel 536 diede i natali a papa S. Silverio. All'epoca longobarda risale molto probabilmente il castello, altra tappa della nostra visita, sorto secondo la tradizione sui resti di un tempio dedicato a Ercole. La fortezza, detta anche di San Michele, presenta tre diversi tipi di cinta muraria, risultando il sunto di tutte le tecniche costruttive militari esistenti in Campania. Con la mattinata si conclude la parte dedicata all'esplorazione archeologica, per proseguire con la riscoperta dei sapori genuini dell'Irpinia. Consumeremo il pranzo a base di specialità locali in un ristorante di Mugnano del Cardinale. Subito dopo pranzo, per rispettare il tema natalizio, ci divertiremo con una tombolata secondo tradizione, musicata e recitata.Teniamo molto alle radici popolari della cultura partenopea e, più in generale, campana. Senza questo vero e proprio "humus" non avremmo avuto tanti grandi della letteratura, della musica e di numerose altre arti. Credo si debba andar fieri della nostra cultura popolare, sforzandoci di non perdere quanto ne rimane. È per questo motivo che Napolinternos cerca di far conoscere e valorizzare le persone che, non ancora omologate dalla società contemporanea, ne portano avanti la tradizione, come gli artisti che si esibiranno durante la nostra divertente tombolata.
Franco Vigilante Rivieccio Presidente Napolinternos
Gli Irpini erano detti "uomini lupo", da hirpus, ossia lupo in lingua osca.
|